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Thomas Tutzer

Il vincatore della medaglia d'oro nella categoria Cuochi ai campionati Worldskills 2017 ad Abu Dhabi

Con Thomas Tutzer l'Alto Adige si aggiudica il titolo mondiale cuochi

La vittoria dello chef Thomas Tutzer al campionato mondiale della categoria è da considerarsi un'autentica pietra miliare nella storia della professione e della formazione professionale in Alto Adige. Già nella fase preliminare l'Associazione Cuochi Alto Adige era fiera di poter vantare tra le sue fila un esponente del calibro di Thomas Tutzer. L'esperto chef Christian Pircher, il giurato internazionale WACS Andreas Köhne e l'intero staff di preparatori trattenevano a fatica un sorriso di soddisfazione alla vista degli incredibili progressi via via ottenuti da Thomas Tutzer. Incoraggiato dallo chef stellato Egon Heiss, suo padrino al Campionato Mondiale, Thomas Tutzer aveva infatti mostrato, sin dalle prime battute, di essere in possesso di una fortissima personalità che gli consentiva di affrontare anche le sfide più ambiziose e complesse con un'invidiabile competenza professionale, coerenza, continuità e magistrale sicurezza. Dopo l'iniziale spavento vissuto proprio alla vigilia dell'appuntamento di Abu Dhabi con un intervento operatorio per appendicite, Thomas Tutzer si è presentato in ottima forma al concorso internazionale. Gli eccellenti risultati raggiunti in quattro giorni di gare hanno qualcosa di unico e straordinario. Sbaragliando impietosamente l'intera concorrenza internazionale (42 giovani cuochi provenienti da tutto il mondo), l'altoatesino ha conquistato la medaglia d'oro, il titolo di “Best of Nation”, classificandosi inoltre al quarto posto fra i 1200 rappresentanti di tutte le professioni partecipanti. Gli altoatesini, la Val Sarentino, l'intero settore turistico, i cuochi dell'Alto Adige possono andare orgogliosi di Thomas Tutzer. L'Associazione Cuochi Alto Adige SKV, in particolare, è entusiasta della performance del candidato locale, assolutamente fenomenale. Il risultato è destinato a entrare nella storia e, al tempo stesso, conferma la validità della strada imboccata, quella dell'innovazione e del rinnovo costante. 

MC Reinhard Steger

Presidente SKV

Quattro domande al campione mondiale Thomas Tutzer:


Congratulazioni per la conquista del titolo mondiale cuochi! Come hai festeggiato la vittoria e, soprattutto, pensi che sia ora di godersi una pausa di meritato riposo?
 
È una conquista che abbiamo festeggiato come si deve, già ad Abu Dhabi assieme all'intera squadra dell'Alto Adige, al nostro ritorno a Castel Mareccio e poi ancora all'hotel Bad Schörgau. Negli ultimi mesi siamo stati un gruppo molto affiatato, noi della squadra altoatesina/italiana, e ormai ci sentiamo parte di una stessa famiglia.   Momenti di riposo non ce ne sono stati. Due giorni e via, di nuovo ai fornelli del Ristorante Gourmet Alpes all'hotel Bad Schörgau, perché questo è un periodo di grande lavoro: in ottobre l'albergo è pieno.  

Sei ancora molto giovane, con i tuoi 21 anni. Quando hai scoperto la passione per questo mestiere e quali sono state le tappe fondamentali della tua formazione?
Ho scoperto di avere questa passione già a 11-12 anni, quando la nonna era solita farci visita tutti i martedì sera. Assieme a lei, cucinavo per mamma e papà. Preparavamo allora piatti classici, come gli arrosti, i risotti e i piatti di pasta, che aveva imparato a cucinare da bambina, ma nonna mi lasciava anche la possibilità di provare a fare qualcosa di nuovo. Quanto alla formazione professionale le tappe principali sono state lo studio alla Scuola provinciale alberghiera Kaiserhof di Merano e il primo tirocinio pratico di cucina al Ristorante Braunwirt di Sarentino, sotto le ali di Gottfried Messner. A 15 anni mi è stata offerta l'occasione di lavorare sotto la guida dello chef Egon Heiss al Bad Schörgau. Mentre ancora studiavo, ero solo un assistente ma poi sono rimasto fino ad oggi in quella cucina, vedendo e imparando tantissimo da Egon Heiss. Il suo sostegno è stato fondamentale, mi ha sempre dimostrato il suo massimo appoggio. Tutto quello che sono oggi lo devo a lui. Ma, certamente, è stato importante anche il mese di tirocinio in Svizzera, con Andreas Caminada, uno dei 50 chef migliori al mondo, o anche il periodo trascorso con Hans Haas nel ristorante cult di Monaco, il Tantris: esperienze straordinariamente valide per la mia carriera.

Quali sono state le sfide più grandi che hai dovuto affrontare nelle gare per i Wordskills 2017 di Abu Dhabi?
La difficoltà maggiore che ho incontrato ad Abu Dhabi è stata nel riuscire a resistere alle pressioni che venivano da tutte le parti, nel confrontarmi con 42 concorrenti cuochi provenienti da tutto il mondo, nell'affermarmi contro 42 nazioni diverse, trovando ogni giorno la motivazione a dare ancora di più e a migliorarmi. La concorrenza era davvero spietata: ogni singolo candidato dei 42 presentatisi alle gare Wordskills per la mia categoria era venuto lì per vincere. E quindi bisognava resistere a questa incredibile tensione e lo facevamo ricordandoci di avere sempre dato il 100% nella preparazione, ogni singolo giorno che aveva preceduto questo importante appuntamento. Ovvio che bisognasse anche rimanere pienamente concentrati per riuscire a mettere perfettamente in pratica, in quattro giorni, tutto quello che avevamo imparato. E poi era importante rimanere focalizzati sul proprio programma, anche quando la concorrenza faceva qualcosa di completamente diverso, dando magari l'impressione che potesse essere migliore. Abbiamo cioè sempre tirato dritto per la nostra strada, cercando di guardare il meno possibile agli altri. Un'altra difficoltà, di non poco conto, era data dal fatto di dover cambiare ogni giorno cucina e di trovarsi a gestire prodotti poco conosciuti e qualità di ogni genere. È stata l'occasione per constatare, ad esempio, che noi altoatesini siamo davvero viziati, per quel che riguarda la qualità dei prodotti.

Come riesci a tenere alta la motivazione dopo la vittoria ai Wordskills, quali sono i tuoi prossimi traguardi e dove ti vedi fra dieci anni?
Una motivazione incredibile è venuta, sin dall'inizio, dalla possibilità stessa di partecipare ai campionati mondiali della professione. Alla vigilia delle gare ci avevano detto che probabilmente non avremmo avuto speranze contro la concorrenza, soprattutto quella asiatica. Ritrovarmi ora con la medaglia d'oro è un'emozione incredibile, la prova che sono riuscito a tenere testa alla concorrenza e a sfoderare le mie abilità al momento giusto. È un risultato importante ma, per me, comunque interlocutorio. Non voglio infatti riposare sugli allori e anche in futuro andrò avanti a fare del mio meglio. Voglio continuare a crescere come persona, ma anche sul lavoro, al Ristorante Gourmet ALPES, e voglio dare ancora tanto. Difficile dire dove sarò fra dieci anni. Il 2027 è ancora così lontano. L'importante è, anche fra 10 anni, poter continuare a dire di essere felice di cucinare. Magari sarò chef in qualche locale dell'Alto Adige, oppure da un'altra parte del mondo. Chissà... in ogni caso affronto con gioia tutte le sfide e prospettive che mi si presenteranno. 

 

 

Due domande al padrino dei Mondiali, il masterchef Egon Heiss  - Ristorante Gourmet ALPES – Hotel Bad Schörgau

Hai già accompagnato tanti apprendisti cuochi sul loro cammino professionale. Cosa distingue un talento d'eccezione come è Thomas Tutzer?
A contraddistinguere Thomas Tutzer sono certe qualità, come la disciplina, la tenacia e l'assoluta volontà di migliorarsi ogni giorno, oltre ovviamente al talento e alla passione per questa professione, premesse fondamentali per raggiungere obiettivi di questo livello.

Cosa significa il successo di Thomas Tutzer, innanzitutto per te personalmente, in qualità di chef stellato, e poi per il Ristorante Gourmet ALPES?
Personalmente sono lieto di vedere dei giovani, nei quali investo tanto del mio tempo e delle mie energie, avere successo e fare carriera. Per Thomas la conquista di questo titolo mondiale è “solo” una tappa intermedia in una carriera professionale che si preannuncia sicuramente brillante.
Per il ristorante il titolo è privo di rilievo ma gli ospiti più fedeli saranno felici di poter festeggiare con lui e tutto lo staff un risultato così prestigioso.

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